Investing.com – Borse asiatiche positive questo mercoledì grazie ai dati poco incoraggianti sull’inflazione statunitense, che hanno rafforzato le aspettative di una pausa del ciclo di rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso della giornata, mentre il Nikkei giapponese ha toccato nuovi massimi di 33 anni.
Un taglio dei tassi d’interesse in Cina, il primo in 10 mesi, ha inoltre rafforzato le speranze che Pechino continui a varare misure di sostegno per stimolare la ripresa economica quest’anno.
Tuttavia, i guadagni nella maggior parte dei mercati asiatici sono stati relativamente limitati, in quanto gli investitori continuano a non aspettarsi sorprese da parte della Fed. Intanto, l’inflazione negli Usa è scesa come previsto a maggio, rimanendo comunque ben al di sopra del target annuale della Fed.
Titoli giapponesi positivi, prevista BOJ cauta
Gli indici giapponesi Nikkei 225 e TOPIX sono stati i migliori performer della giornata, con un aumento rispettivamente dell’1% e dello 0,9%. Entrambi gli indici hanno raggiunto i massimi di 33 anni.
Il sentimento nei confronti dei titoli locali è stato ampiamente sostenuto dalle aspettative che la Banca del Giappone manterrà la sua politica ultra-allentata questo venerdì. Questo, unito ad alcuni segnali di ripresa dell’economia giapponese e a una forte stagione degli utili del primo trimestre, ha fatto sì che i mercati giapponesi superassero di gran lunga i loro omologhi regionali negli ultimi due mesi.
Anche la forza dei titoli tecnologici ha sostenuto i mercati giapponesi, tra le scommesse su una pausa della Fed e l’ottimismo sul potenziale boom dell’intelligenza artificiale che ha spinto nuovi flussi verso il settore.
I mercati scommettono che la Fed si esprimerà su una sospensione del ciclo di rialzi dei tassi nel corso della giornata, allentando la pressione che i titoli regionali subiscono a causa degli elevati tassi di interesse statunitensi.
Anche il buon risultato di Wall Street nella notte ha fornito un certo sostegno ai mercati asiatici.
Il taglio dei tassi in Cina offre un po’ di sostegno, ma le preoccupazioni economiche persistono
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti rispettivamente dello 0,4% e dello 0,1% dopo che martedì la People’s Bank of China ha ridotto il tasso di interesse a breve termine.
La mossa era ampiamente prevista dai mercati, dato che diverse banche statali avevano iniziato a ridurre i tassi sui depositi in yuan nel corso della scorsa settimana.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,2%, mentre l’australiano ASX 200 è salito dello 0,3%.
L’indice KOSPI della Corea del Sud è sceso dello 0,3%, mentre l’indice Taiwan Weighted ha perso lo 0,1%.