Gli analisti della banca d'investimento Morgan Stanley (NYSE:MS) hanno dichiarato lunedì di essere sovrappesati sulle azioni globali e di preferire due regioni in particolare.
In vista della ripresa degli utili, Morgan Stanley ha dichiarato che le valutazioni attraenti e le revisioni degli utili resistenti sostengono la sua preferenza relativa per le azioni giapponesi ed europee.
NegliStati Uniti, invece, si prevede una robusta crescita degli EPS e una modesta compressione dei multipli, tipica di un contesto di medio-lato ciclo.
Morgan Stanley rimane selettiva nei mercati emergenti, dove spiccano l'India, i semiconduttori e l'hardware tecnologico in Corea e Taiwan.
"In Giappone, ci aspettiamo che un forte contesto di utili e ROE sostenga la performance - vediamo un potenziale di rialzo del 17%", scrive la banca. "In Europa, vediamo un potenziale rialzo del 18%, guidato da una combinazione di espansione dei multipli e ripresa degli utili; preferiamo i titoli sensibili ai rendimenti obbligazionari e i settori di crescita di qualità".
Morgan Stanley ha alzato il suo obiettivo di prezzo di base per l'MSCI Europe a 2.500 da 2.230, mentre per l'indice dei prezzi di Tokyo, noto come TOPIX, il suo nuovo obiettivo di prezzo è 3.200, da 2.800. Per l'MSCI Emerging Markets, il nuovo obiettivo è 1.090, da 1.000.
L'obiettivo di prezzo a 12 mesi di S&P 500 è stato alzato a 5.400. Morgan Stanley ha spiegato che: "La nostra oscillazione tra toro e orso, sebbene equilibrata, è più ampia del normale, il che riflette una maggiore gamma di potenziali risultati nei prossimi 12 mesi. Preferiamo le large cap rispetto alle small cap e una serie di titoli growth e ciclicidi qualità".
Tuttavia, la società ritiene che le valutazioni siano più interessanti al di fuori degli Stati Uniti.
"L'indice MSCI All Country World ex US è scontato di circa 7 volte rispetto all'S&P 500, quasi il divario più ampio dal 2010", aggiungono. "Riteniamo che le valutazioni relativamente interessanti in Giappone e in Europa, unite alla forte crescita degli utili e all'ampiezza delle revisioni, sostengano la nostra preferenza relativa per queste aree del mondo dal punto di vista dell'allocazione azionaria".