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Alleati Usa riluttanti su task force in Mar Rosso

Pubblicato 28.12.2023, 10:17
© Reuters. Un combattente Houthi si trova sulla nave da carico Galaxy Leader nel Mar Rosso in questa foto pubblicata il 20 novembre 2023. Media militari Houthi/Handout via REUTERS

WASHINGTON/MADRID/ROMA (Reuters) - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sperava di dare una risposta internazionale decisa agli attacchi da parte degli Houthi yemeniti alle navi nel Mar Rosso attraverso la creazione di una nuova forza marittima, ma una settimana dopo il suo lancio molti alleati non vogliono essere associati alla task force, in modo pubblico o affatto.

Due degli alleati europei degli Stati Uniti indicati tra i partecipanti all'operazione Prosperity Guardian - Italia e Spagna - hanno rilasciato dichiarazioni in cui sembrano prendere le distanze dalla forza marittima.

Il Pentagono sostiene che la task force rappresenta una coalizione difensiva di oltre 20 nazioni per garantire che miliardi di dollari di commerci possano fluire liberamente attraverso uno stretto vitale per la navigazione nelle acque del Mar Rosso al largo dello Yemen.

Tuttavia, finora quasi la metà di questi Paesi non ha riconosciuto il proprio contributo o permesso agli Stati Uniti di farlo. I contributi possono andare dalla consegna di navi da guerra al semplice invio di un ufficiale militare.

La riluttanza di alcuni alleati statunitensi ad associarsi alla coalizione riflette in parte le spaccature create dal conflitto a Gaza, che ha visto Biden mantenere un fermo sostegno a Israele nonostante l'aumento delle critiche internazionali nei confronti della sua offensiva, che secondo il ministero della Sanità di Gaza ha ucciso più di 21.000 palestinesi.

"I governi europei sono molto preoccupati che una parte del loro potenziale elettorato si rivolti contro di loro", ha detto David Hernandez, professore di relazioni internazionali presso l'Università Complutense di Madrid, sottolineando che l'opinione pubblica europea è sempre più critica nei confronti di Israele e prudente rispetto al rischio di essere trascinata in un conflitto.

Gli Houthi dal 19 novembre hanno attaccato o sequestrato una dozzina di navi attraverso l'uso di missili e droni, cercando di infliggere un costo internazionale all'offensiva israeliana, che ha fatto seguito all'assalto del 7 ottobre nel sud di Israele da parte dei militanti di Hamas che ha ucciso 1.200 persone e catturato 240 ostaggi.

© Reuters. Un combattente Houthi si trova sulla nave da carico Galaxy Leader nel Mar Rosso in questa foto pubblicata il 20 novembre 2023. Media militari Houthi/Handout via REUTERS

Le marine militari di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno abbattuto droni o missili lanciati dagli Houthi.

Secondo una fonte vicina all'amministrazione Biden gli Stati Uniti ritengono che l'escalation degli attacchi Houthi richieda una risposta internazionale separata dal conflitto in corso a Gaza.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)

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