La popolarità del settore energetico tra gli investitori generali è diminuita, con una quota della capitalizzazione di mercato totale che è scesa da circa il 16% all'inizio del 2008 al 4,1% al 30 aprile 2024.
Nonostante l'aumento della domanda di energia e di elettricità durante la transizione verso fonti a bassa emissione di carbonio e la forte generazione di flussi di cassa, gli investitori si interrogano spesso sulla quota ottimale del settore energetico all'interno dell'indice di mercato.
Per rispondere a questa domanda, gli analisti di Mizuho Securities sottolineano che il settore energetico ha un prezzo inferiore a quello del mercato complessivo se si considerano le metriche di valutazione come il rapporto tra valore d'impresa e utili al lordo di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti (EV/EBITDA) e il flusso di cassa libero rispetto al valore d'impresa (FCF/EV), nonostante il miglioramento della salute finanziaria di base del settore.
Sebbene il fondo Energy Select Sector SPDR Fund (XLE) abbia registrato una performance migliore rispetto all'S&P 500 di circa il 6% dall'inizio dell'anno, secondo Mizuho gli investitori sono interessati a conoscere il potenziale di aumento della valutazione di mercato del settore energetico rispetto al mercato complessivo.
Nella sua ricerca, la banca d'investimento ha confrontato la quota di capitalizzazione di mercato del settore energetico nell'S&P 500 con il suo contributo previsto al flusso di cassa libero del mercato per i prossimi due anni, dal 2008 al 2024, e ha riscontrato un significativo disallineamento.
Mentre il settore energetico ha tradizionalmente contribuito per circa il 9,4% al flusso di cassa libero del mercato, la sua quota di capitalizzazione di mercato corrispondeva a questa cifra. Questa correlazione è terminata dopo il 2018, anche con l'emergere della terza fase della produzione di petrolio e gas di scisto.
Al 30 aprile, gli analisti prevedono che il settore energetico rappresenterà circa il 12% del free cash flow dell'S&P 500 nel 2025.
"Sebbene sembri improbabile che la quota di capitalizzazione di mercato del settore possa triplicare rispetto al livello attuale, riteniamo che il settore energetico dovrebbe rappresentare l'8-9% della capitalizzazione di mercato totale", hanno previsto gli analisti.
"Ciò indica che, nonostante i recenti guadagni, esiste un potenziale di ulteriore crescita per il settore", hanno concluso.
Per quanto riguarda le singole società, Mizuho continua a consigliare aziende di alta qualità come Chevron (CVX), Coterra Energy (CTRA), Civitas Resources (CIVI), Diamondback Energy (FANG), EOG Resources (EOG), Permian Resources (PR), Range Resources (RRC) e Chesapeake Energy (CHK) agli investitori che vogliono beneficiare della possibile tendenza al rialzo del settore.
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