Alcuni funzionari bancari cinesi, tra cui Zhang Hongli, ex vicepresidente della ICBC, sono attualmente sotto inchiesta nell'ambito della vasta campagna anticorruzione del presidente Xi Jinping. La Commissione centrale per l'ispezione disciplinare sta indagando su Hongli per gravi violazioni disciplinari e legali, come rivelato sabato.
Oltre a Hongli, anche altre figure di alto profilo del settore finanziario sono finite sotto osservazione. Liu Lian'ge, ex presidente della Bank of China, è stato arrestato con l'accusa di corruzione e concessione illegale di prestiti. Allo stesso modo, Li Xiaopeng, ex leader dell'Everbright Group, è stato espulso dal Partito Comunista e dal servizio pubblico per una serie di comportamenti scorretti. Tra queste, l'accettazione di denaro e doni, la violazione delle politiche, l'ostacolo alle proprie indagini, l'accettazione di tangenti, il possesso di partecipazioni illegali in società non quotate in borsa e l'abuso di potere a fini personali.
Queste indagini fanno parte di una più ampia iniziativa del Presidente Xi Jinping per affrontare i rischi finanziari e promuovere una finanza che rifletta le caratteristiche cinesi. Questa iniziativa è vista sia come un catalizzatore per una governance pulita sia come un potenziale strumento per le epurazioni politiche. Nel contesto della precaria ripresa della Cina dalla pandemia di Covid-19, ostacolata dalla debolezza dei consumi e dalla crisi immobiliare in corso, la Conferenza nazionale sul lavoro finanziario ha sottolineato la necessità di rafforzare la vigilanza finanziaria.
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