Giovedì Citi ha rivelato la sua previsione secondo cui l'indice dei prezzi core delle spese per consumi personali (PCE), una misura chiave dell'inflazione tenuta sotto controllo dalla Federal Reserve, potrebbe essere più dovish del previsto.
L'azienda prevede che il tasso di inflazione PCE core per il mese di marzo si attesterà al 2,7% su base annua, leggermente al di sotto delle aspettative del presidente della Federal Reserve Jerome Powell (2,8%). Questa previsione precede i dati ufficiali che saranno resi noti domani.
La banca ha inoltre fornito informazioni sull'andamento economico del primo trimestre, indicando una previsione di inflazione più morbida con un aumento del 3,4% del PCE core da gennaio a marzo. Questi dati sono stati pubblicati oggi e potrebbero confermare le aspettative di Citi di una tendenza alla decelerazione dell'inflazione.
L'analisi di Citi suggerisce inoltre un rallentamento della crescita economica degli Stati Uniti, prevedendo un tasso di crescita del PIL reale del 2,0% su base trimestrale, inferiore al consenso. Si tratta di un calo significativo rispetto ai tassi di crescita del 3-5% registrati nell'ultima parte dell'anno precedente.
Oltre alle prospettive economiche, Citi ha evidenziato altri indicatori del mercato del lavoro che sembrano mostrare una tendenza all'indebolimento. L'azienda ha evidenziato una perdita netta di posti di lavoro prevista per il terzo trimestre secondo il rapporto Business Employment Dynamics (BED), che contrasta con le cifre più robuste suggerite dai numeri delle buste paga. Questo aspetto del mercato del lavoro sarà un altro fattore chiave da tenere d'occhio per valutare la salute economica complessiva.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.