WASHINGTON (Reuters) - I prezzi al consumo statunitensi hanno visto un aumento a settembre, in un contesto di costi più alti per l'affitto e la benzina, ma l'inflazione sottostante sta rallentando, dando sostegno alle attese dei mercati finanziari che la Federal Reserve non alzerà i tassi di interesse il mese prossimo.
L'indice dei prezzi al consumo (Cpi) è cresciuto dello 0,4% il mese scorso, secondo il dipartimento del Lavoro. Era aumentato dello 0,6% ad agosto, registrando il maggiore incremento degli ultimi 14 mesi.
Nei 12 mesi fino a settembre, il Cpi è salito del 3,7%, dopo un aumento della stessa misura in agosto. I prezzi al consumo su base annua sono calati dal picco del 9,1% del giugno 2022.
Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un incremento del Cpi dello 0,3% e, su base annua, del 3,6%.
Escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, il Cpi è salito dello 0,3%. I prezzi degli autoveicoli usati sono scesi, mentre il costo degli alloggi è cresciuto, per via di affitti costosi. Ad agosto, il Cpi core era aumentato dello 0,3%.
Su base annua, il Cpi core è aumentato del 4,1% a settembre, dopo aver registrato un aumento del 4,3% ad agosto. Il governo ha riferito che i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,5% a settembre, grazie all'aumento dei prezzi della benzina e dei generi alimentari, anche se le pressioni inflazionistiche core alla produzione hanno continuato a scendere.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)