Investing.com -- Il tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro a settembre 2023 si è attestato al 4,3%, in calo rispetto al 5,2% di agosto. Un anno prima il tasso era del 9,9%. L'inflazione annuale dell'Unione Europea è stata del 4,9% a settembre 2023, in calo rispetto al 5,9% di agosto. Un anno prima il tasso era del 10,9%. I dati sono stati pubblicati da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea e confermano la stima flash diffusa il 29 settembre scorso.
I Paesi con il minor tasso d'inflazione sono Olanda (-0,3%), Danimarca (0,6%) e Belgio (0,7%). I tassi annuali maggiori sono invece stati registrati in Ungheria (12,2%), Romania (9,2%) e Slovacchia (9,0%). L’Italia si attesta sopra la media Ue con una crescita dei prezzi pari al 5,6%.
Rispetto ad agosto, l'inflazione annuale è diminuita in ventuno Stati membri, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in cinque. A settembre, il contributo maggiore al tasso d'inflazione annuale dell'area dell'euro è venuto dai servizi (+2,05 punti percentuali), seguiti da alimentari, alcolici e tabacco (+1,78%), beni industriali non energetici (+1,06%) ed energia (-0,55%).
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Una discesa che conferma le previsioni d’estate su cui la Bce si era basata per aumentare i tassi d’interesse nella riunione di settembre, segnalando al contempo che l’attuale livello di stretta monetaria dovrebbe essere sufficiente a soffocare l’inflazione. Nel dettaglio, le stime Bce di settembre vedono l’Ipca (indice armonizzato dei prezzi al consumo) nell'Ue al 6,5% per il 2023 (rispetto al 6,7 % della previsione di primavera) e al 3,2 % per il 2024 (rispetto al 3,1 %). Per quanto riguarda la zona euro le stime danno un’inflazione al 5,6 % nel 2023 (rispetto al 5,8 % previsto) e al 2,9 % nel 2024 (rispetto al 2,8 %).