Investing.com - Le principali importazioni ed esportazioni della Cina sono scese più del previsto a luglio a causa del peggioramento della domanda globale e interna, nonostante la bilancia commerciale del Paese sia cresciuta oltre le aspettative su base mensile.
La bilancia commerciale del Paese è salita a 80,60 miliardi di dollari a luglio rispetto ai 70,62 miliardi del mese precedente, secondo i dati forniti martedì dall’amministrazione doganale. La lettura è stata superiore alle aspettative di 70,60 miliardi di dollari.
Ma la lettura è stata probabilmente guidata da un calo maggiore del previsto delle importazioni, che sono scese del 12,4%, molto più delle aspettative di un calo del 5,0% e del calo del 6,8% registrato il mese scorso.
La debolezza della domanda all’interno del Paese, in particolare nel settore privato, ha pesato fortemente sulle importazioni quest’anno, con l’esaurirsi della ripresa economica post-COVID nel secondo trimestre.
Le esportazioni sono scese del 14,5%, contro le aspettative di un calo del 12,5% e di un calo del 12,4% a giugno. Sia le importazioni che le esportazioni si sono ridotte al ritmo più rapido dal maggio 2020, ovvero ’durante il picco della pandemia di COVID-19.
La debolezza della domanda estera di beni cinesi, unitamente al deterioramento delle condizioni economiche in tutto il mondo, è stata una delle principali difficoltà incontrate dagli esportatori cinesi quest’anno. La domanda più debole ha pesato anche sul settore manifatturiero del Paese, che quest’anno ha subito una costante contrazione, che ha messo sotto pressione i principali motori economici della Cina.
Il governo ha promesso di adottare ulteriori misure di stimolo per sostenere la crescita, ma non ha fornito informazioni concrete su come le misure previste verranno attuate.
L’economia cinese sta lottando per riprendersi da tre anni di lockdown dovuti al COVID; la crescita non è riuscita ad emergere neanche quando il Paese ha allentato la maggior parte delle restrizioni anti-COVID all’inizio dell’anno. Il rallentamento del settore manifatturiero, unito alla crescente crisi del debito nel settore immobiliare, hanno rappresentato i maggiori freni all’economia cinese quest’anno.
I dati sul commercio cinese fungono anche da campanello d’allarme per la maggiore economia asiatica e riflettono l’aumento dei venti contrari per la regione, in particolare per i Paesi con un’ampia esposizione commerciale alla Cina.