Gazprom ha chiuso il 2023 con una perdita di oltre 6 miliardi di euro. Per la società energetica, controllata e storica punta di diamante della Russia su cui ha fatto affidamento Putin per i profitti che hanno contribuito alle entrate dello Stato, è la prima volta che succede su oltre 2 decenni di storia dell'azienda.
Il crollo è stata la principale conseguenza della guerra in Ucraina voluta dal presidente Vladimir Putin, e della conseguente riduzione delle forniture di gas all'Europa. Infatti queste ultime erano la sua principale fonte di reddito. Ma non solo, anche per la forte riduzione del prezzo stesso del gas che nel 2022 si attestava ad oltre 300 euro al megawatt/ora, oggi è intorno ai 30 euro.
Secondo L'Unione Europea, la quota della Russia sulle importazioni di gas è scesa dal 40% nel 2021 all’8% nel 2023. Il prossimo pacchetto di sanzioni della Commissione, dovrebbe proporre ulteriori restrizioni (e non divieti). Ma Gazprom vorrebbe compensare con la Cina, verso cui è riuscita ad esportare solo una piccolissima parte (1/10) di quanto vendeva all'UE, ciò è dipeso soprattutto dalla mancanza di Infrastrutture, al momento.
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Per Gazprom il Fair Value di InvestingPro, che riassume 11 modelli di investimento, si attesta a 247,51 rubli, ovvero il +60,2% in più rispetto al prezzo attuale. il titolo ha registrato una performance negativa tornando sui minimi pre-Covid, per le motivazioni prima citate, non riuscendo ad adattarsi e compensare la perdita del mercato europeo.
I ricavi di Gazprom sono così diminuiti di quasi il 30% su base annua a 8,5 trilioni di rubli, con le vendite di gas che sono scese da 6,5 trilioni di rubli nel 2022 a 3,1 trilioni di rubli 2023.
La Russia si trova in grande difficoltà, non avendo trovato "canali" alternativi di vendita dopo i paesi europei.
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