🎁 💸 Regalo! Copia nella tua watchlist il successo di Warren Buffett che ha guadagnato +49,1% Copia Portafoglio

Sovrappesare o meno l’azionario USA?

Pubblicato 08.04.2024, 12:31

Segni misti per le borse statunitensi hanno caratterizzato le chiusure di venerdì, giornata nella quale i dati del mercato del lavoro hanno evidenziato un’economia ancora vivace e resiliente a marzo.
Degni di nota i 303 mila nuovi posti di lavoro nel settore agricolo, in netto incremento rispetto alle attese; il dato porta con se la crescita più alta da maggio dello scorso anno.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,8% (attese al 3,9%), mentre i salari sono saliti del 4,1% anno su anno in linea con le attese e in calo rispetto al 4,3% del mese precedente.

Mancano all’appello i dati sull’inflazione: gli operatori sono consapevoli che tale fattore potrà influenzare la decisione della Fed sul taglio del costo del denaro a giugno, anche se il mercato sembra già aver tirato le sue conclusioni.
Infatti la scorsa settimana sono aumentati i timori tra gli investitori che un forte mercato del lavoro e un’economia resiliente potrebbero allontanare il primo taglio dei tassi preventivato a giugno, con una FED attendista più del previsto. Inoltre, il presidente della Fed di Minneapolis Kashkari, ha ammesso di chiedersi se sia il caso che la Fed tagli i tassi in un contesto in cui l’inflazione rimane persistente.

I dati sui prezzi al consumo verranno diffusi mercoledì. Ad oggi, secondo il CME FedWatch Tool, i mercati continuano ad aspettarsi la prima riduzione del costo del denaro a giugno con una probabilità di circa il 50%, mentre per il meeting di luglio sale al 70%. Questa settimana l’attenzione degli operatori del settore, oltre ai dati macro USA, sarà rivolta anche alla riunione di politica monetaria della BCE e alla consueta conferenza stampa della presidente Lagarde, in programma per giovedì.

CONTESTO MACRO ATTUALE: Sovrappesare o meno l’azionario USA?

Anche se il comparto obbligazionario governativo continua ad essere molto appetibile, con un’attenzione particolare rivolta ai rating superiori ad A per S&Poor’s visto un Fly to Quality potenzialmente nascosto dietro l’angolo, è domanda ricorrente se incrementare le posizioni azionarie sull’America o altrove al fine di massimizzare il trend di crescita in atto.

Non sorprende che le azioni statunitensi abbiano sovraperformato negli ultimi cinque anni, visto il PIL nazionale che è cresciuto di oltre un quarto, mentre il resto del mondo è rimasto stagnante.

E’ possibile che tale divario di crescita potrebbe colmarsi nel corso dei prossimi due anni, poiché almeno una parte di esso sia dovuta all’enorme stimolo monetario e fiscale che gli Stati Uniti hanno applicato nel post pandemia. Mentre questo impulso inizia a svanire, un deficit di bilancio al 6% renderà un futuro ciclo rialzista e conseguenti scelte di gestione più complesse.

Al contrario, l’Unione Europea deve ancora spendere i suoi 750 miliardi di euro di fondi per la ripresa dalla pandemia e un deficit pubblico medio di circa il 3% le dà indubbiamente più margine fiscale.
E’ pacifico che la rinnovata importanza della sicurezza militare, energetica e della catena di approvvigionamento abbia cambiato la politica della spesa pubblica in Europa.

Sembra inoltre sempre più probabile che l’Europa possa tagliare i tassi di interesse prima degli Stati Uniti, con la Banca Nazionale Svizzera in netto anticipo su tutti e alcuni dei policymaker della BCE in prima linea per sollecitare un taglio dei tassi a giugno, al di là delle scelte d’oltreoceano.

Buon Investing!

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.