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Prospettive economiche più rosee fanno salire rendimenti dei bond della zona euro

Pubblicato 11.05.2021, 13:14
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I media tedeschi la scorsa settimana hanno cominciato ad ipotizzare che la fase di tassi di interessi negativi per i bond governativi potrebbe essere vicina ad una fine, con l’ottimismo per i vaccini e la ripresa economica che hanno spinto gli investitori a vendere i bond.

Il rendimento dei bond tedeschi a 10 anni, di riferimento, ha segnato il massimo di 12 mesi di quasi -0,16%, circa 40 punti base in più rispetto al -0,6% dell’inizio dell’anno.

Germany 10Y Weekly TTM

Grafico settimanale bond tedeschi a 10 anni sui 12 mesi precedenti (TTM)

 

Una correzione sul mercato azionario ha successivamente portato giù il rendimento a quasi -0,25% ed ora si sta livellando a poco meno di -0,2%.

Tuttavia, sembra sempre di più una luce in fondo al tunnel. I rendimenti sono in costante calo dal 2009, con il rendimento a 10 anni che segnava un più che positivo 4% all’epoca, prima di registrare il minimo di -0,9% nel marzo dello scorso anno. I rendimenti sono negativi da circa due anni.

La Francia, intanto, ha emesso 6,8 miliardi di euro di bond decennali prezzati per rendere lo 0,13%, un rendimento positivo all’emissione per la prima volta in quasi due anni.

France 10Y Weekly TTM

Grafico settimanale bond a 10 anni Francia sui 12 mesi precedenti (TTM)

 

Alcuni bond governativi francesi avevano fatto capolino in territorio positivo nella primavera scorsa, ma non si vedeva un dato positivo per i bond a 10 anni dal giugno 2019.

Mentre i paesi UE più grandi cercano di far uscire i loro rendimenti dei bond dal territorio negativo, la Grecia, finita sull’orlo della bancarotta appena sei anni fa, sta abbassando i rendimenti a zero. Un’emissione della scorsa settimana di 3 miliardi di euro di bond a cinque anni ha visto una sottoscrizione eccedente di oltre sei volte ed è stata prezzata per rendere solo lo 0,2%.

La domanda non è tanto difficile da capire, anche se le agenzie di rating stimano ancora i bond sovrani greci al di sotto dell’investment grade ed il debito totale del paese è in proporzione il più alto della zona euro, pari ad oltre il 200% del PIL.

Molto di questo debito è detenuto da enti del settore pubblico ed è a lunghissimo termine. Il programma di acquisti di asset di emergenza della Banca Centrale Europea dovrebbe prevedere l’acquisto di ben 12 miliardi di euro di bond sovrani greci quest’anno, proprio la cifra che Atene intende chiedere in prestito.

La Germania si prepara ad emettere bond verdi a 30 anni, forse già oggi [martedì] e dovrebbe incontrare una domanda robusta, dal momento che le sue prime due emissioni di bond verdi a 10 e a cinque anni sono andate bene. Berlino lega le sue emissioni di bond verdi a bond tradizionali con la stessa scadenza, per fugare ogni timore circa la liquidità. Ulteriori emissioni di bond verdi sono previste per settembre ed ottobre.

Dall’altra parte dell’Atlantico, i rendimenti dei buoni del Tesoro a 10 anni, di riferimento, hanno superato l’1,6% ieri dopo essere scesi venerdì sulla scia di un report sull’occupazione risultato di molto inferiore al previsto.

 

US 10Y Weekly TTM

Grafico settimanale bond a 10 anni USA sui 12 mesi precedenti (TTM)

 

Gli investitori stanno reagendo alle prospettive economiche positive e sono inoltre preoccupati che la Federal Reserve possa essere troppo ottimista sull’inflazione.

Le misure sull’inflazione sono aumentate di circa 5 punti base dalla fine della scorsa settimana, con il breakeven quinquennale al 2,73% ieri, il massimo di 10 anni, e quello decennale sopra il 2,5%. Tuttavia, alcuni analisti cominciano a mettere in dubbio l’affidabilità di queste misure, in quanto usano come riferimento i TIPS (Treasury inflation protected securities), con una possibile distorsione della lettura. Temono che le aspettative sull’inflazione debbano essere più alte.

I dati di domani sull’indice sui prezzi al consumo e di giovedì sull’indice sui prezzi alla produzione dovrebbero fare luce sulla traiettoria dell’inflazione.

Il Tesoro USA ha un programma fitto per i prestiti questa settimana, con l’asta di 58 miliardi di dollari di bond a tre anni oggi, di 41 miliardi di dollari di bond a 10 anni domani e di 27 miliardi di dollari di bond a 30 anni giovedì. Anche la valanga di offerta potrebbe spingere su i rendimenti.

 

 

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