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Alibaba a caccia di una possibile OpenAI cinese

Pubblicato 14.05.2024, 09:40
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Con l’e-commerce che cresce a ritmo ridotto, la società punta sulla monetizzazione della sua potente struttura di cloud computing, una rarità in Cina. In arrivo i risultati: il trimestre chiuso a marzo dovrebbe registrare una crescita dei ricavi del 4%

Cresce la concorrenza delle piattaforme a basso costo

I risultati trimestrali che Alibaba Group Holdings Ltd ADR (NYSE:BABA) randerà noti il 14 maggio saranno analizzati soprattutto sotto due aspetti: la capacità della società di contrastare la concorrenza nell’e-commerce in Cina e la strategia per monetizzare la sua tecnologia nel campo dell’intelligenza artificiale. 
Insieme alla rivale JD.com, Alibaba rappresenta circa il 69% del fatturato del mercato cinese dell'e-commerce (stime di DBS) e tutte e due le aziende si trovano ad affrontare la crescente concorrenza di piattaforme a basso costo, come Pinduoduo e Douyin di ByteDance. I consumatori cinesi sono alla ricerca di sconti e acquisti a basso costo a causa della minore crescita economica e del rallentamento del settore immobiliare. Alibaba e JD.com hanno risposto a questa tendenza, ma rischiano di ridurre i margini.

Previsti ricavi in crescita del 4% e utile in calo


Questo campo di battaglia che mira a fornire prodotti a basso costo  rappresenta una sfida per Alibaba, che negli ultimi anni cercava di risalire nella catena del valore dei consumatori vendendo prodotti sempre più pregiati, come gli iPhone, i cosmetici di Estee Lauder e i gioielli di Tiffany. Per arginare la perdita di quote di mercato, Alibaba si è vista costretta a offrire una più ampia gamma di prodotti a basso costo, ma questa mossa rischia di comprimere i margini.
Il consensus degli analisti prevede che nel trimestre chiuso al 31 marzo (il quarto trimestre dell’esercizio 2023-2024) Alibaba abbia realizzato un fatturato di 219 miliardi di yuan (30,2 miliardi di dollari), con una crescita del 4,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile dovrebbe risultare in forte calo a 14,3 miliardi di yuan, dai 23,5 miliardi di un anno fa. Questi numeri sono coerenti con una previsione di ricavi di 942 miliardi di yuan (+8,5%) per l’intero esercizio 2023-24, con un utile di 13 miliardi di yuan, in crescita del 30%. 
Come al solito gli analisti guarderanno con grandissimo interesse alle previsioni del management sull’esercizio attualmente in corso. Il consensus si aspetta un miglioramento della redditività con il margine netto che dovrebbe salire dal 10% all’11,2%, grazie a un utile netto di 114 miliardi di yuan (+20%). 

La scelta di investire nelle start-up cinesi di AI


La divisione cloud ha registrato una crescita trimestrale a una sola cifra dal 2022, in seguito al giro di vite di Pechino sulle grandi aziende di Internet. La sua redditività è rimasta molto indietro rispetto a quella di rivali statunitensi come AWS di Amazon (NASDAQ:AMZN).
Oggi Alibaba sta cercando di sfruttare la sua vasta infrastruttura di cloud computing per diventare un investitore di primo piano nelle start-up cinesi di intelligenza artificiale generativa, offrendo loro non capitali, ma crediti per utilizzare le risorse di cloud necessarie all'addestramento dei modelli.
Alibaba sta quindi cercando di replicare il successo dell'investimento di Microsoft (NASDAQ:MSFT) in OpenAI, assumendo partecipazioni in importanti start-up come Moonshot, Zhipu, MiniMax e 01.ai. Tutte hanno sviluppato versioni locali di applicazioni statunitensi come ChatGPT di OpenAI e il chatbot avatar di Character.ai.
Interpellato dal Financial Times, Charlie Dai, vicepresidente e principale analista della società di consulenza tecnologica Forrester, ha dichiarato che Alibaba sta "facilitando le start-up offrendo una piattaforma di cloud pubblico con funzionalità complete per i loro modelli open-source", generando in questo modo nuove entrate per la sua attività di cloud.

La formula del “computing-for-equity”


Le offerte di computing-for-equity sono più allettanti in Cina, dove le risorse cloud scarseggiano a causa delle restrizioni statunitensi sull'esportazione di chip avanzati. "Fornire calcolo è in realtà più prezioso del denaro", ha dichiarato al Financial Times uno scienziato cinese di AI. "Con la carenza di semiconduttori, è molto difficile ottenere l'accesso a un cluster di 10.000 GPU, come invece ha Alibaba".

Alibaba è diventato un investitore di primo piano proprio mentre cerca di monetizzare la sua riserva di chip AI. Alibaba Cloud ha acquistato unità di elaborazione grafica Nvidia di fascia alta, compresi grandi ordini delle serie A800 e H800, prima che gli Stati Uniti limitassero le vendite di chip avanzati alle aziende cinesi. 
Su 44 analisti che coprono Alibaba, 37 raccomandano di comprare le azioni e nessuno consiglia di vendere. Dopo essere salito del 20% nell’ultimo mese, il titolo è scambiato adesso a New York a 83,6 dollari, sostanzialmente invariato rispetto a 12 mesi fa. La media dei target price è 109 dollari.

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